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20/12/2024 9
MANOVRA DI BILANCIO: NUOVI REQUISITI PER L’ACCESSO ALLA NASPI

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Dal prossimo anno 2025 l’accesso alla NASPI si fa più rigoroso: il sussidio verrà riconosciuto a fronte di 13 settimane di contributi maturati nell’ultimo rapporto di lavoro, ovvero e nei 12 mesi precedenti il lavoratore ha dato dimissioni volontarie ed ha poi perso il lavoro, per vedersi riconosciuta la Naspi dovrà avere almeno 13 settimane di contribuzione dal nuovo impiego da cui è stato appena licenziato. Il provvedimento punta a colpire gli abusi del sussidio, introducendo una restrizione che impone al lavoratore di avere almeno tre mesi e una settimana di contributi per poter richiedere l'assegno di disoccupazione all'azienda che ha concluso il rapporto di lavoro. Sono escluse le ipotesi di dimissioni per giusta causa, di risoluzione consensuale del rapporto di lavoro intervenuta nell’ambito della procedura di conciliazione prevista per i casi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, e le ipotesi di dimissioni nel periodo per cui è vietato il licenziamento in base al Testo unico di sostegno alla maternità e paternità.  Un’altra novità nella legge di bilancio interessa l’accesso all’Assegno di inclusione (Adi): difatti il valore Isee di riferimento passa a 10.146 euro, offrendo così un sostegno economico a un numero maggiore di famiglie. Anche per il Supporto per la formazione e il lavoro (Sfl) si amplia la platea: il valore dell’Isee sale da 6mila euro annui a 10.140 euro. L’indennità prevista per la frequenza ai corsi di formazione passa da 350 a 500 euro, e anche la durata è prorogabile di ulteriori 12 mesi previo aggiornamento del patto di servizio, se alla scadenza del primo anno di fruizione il beneficiario sta ancora seguendo un corso di formazione. Se da un lato, i criteri per l'accesso alla NASpI si fanno più restrittivi per prevenire gli abusi, dall’altro si vogliono rafforzare le misure di sostegno sociale per le famiglie in difficoltà e le persone in cerca di occupazione.