OPPORTUNITA’ CON IL PROGRAMMA “GOL” : LE ALTRE POLITICHE ATTIVE PER IL LAVORO
GLI OBIETTIVI DI “GOL”
Presa in carico, profilazione, formazione e ricollocazione dei disoccupati e delle persone in transizione occupazionale. Secondo quanto anticipato da Il Sole 24 Ore, tra i principali traguardi da raggiungere c'è quello di coinvolgere almeno 3 milioni di persone entro il 2025, di cui il 75% dovranno essere donne, disoccupati di lunga durata, diversamente abili, giovani under 30 e lavoratori over 55. Inoltre, per 800 mila beneficiari saranno avviati programmi di formazione, e in particolare di rafforzamento delle proprie competenze digitali.
I BENEFICIARI DI “GOL”
Lavoratori in cassa integrazione, disoccupati beneficiari di Naspi e Dis-coll, percettori del Reddito di cittadinanza, lavoratori fragili o vulnerabili - come Neet (giovani tra i15 e i 29 anni né occupati né inseriti in un percorso di istruzione o di formazione), disabili, donne in condizioni di svantaggio, over 55 -, i disoccupati senza sostegno al reddito, e i cosiddetti “working poor” cioè coloro che, pur lavorando, versano in condizione di precarietà e non dispongono di salari dignitosi.
I PERCORSI DI RICOLLOCAZIONE LAVORATIVA
Sulla base allo status lavorativo sono previsti 4 percorsi differenti di riqualificazione che aiuteranno gli interessanti a trovare un nuovo impiego, più un quinto riservato esclusivamente alla ricollocazione collettiva in casi di crisi aziendali:
- percorso lineare di reinserimento lavorativo per chi è più facilmente occupabile;
- percorso di aggiornamento 'upskilling', per chi ha bisogno di adeguare le proprie competenze, prendendo interventi formativi prevalentemente di breve durata e dal contenuto professionalizzante;
- percorso di riqualificazione 'reskilling' dedicato a chi è più distante dal mercato del lavoro, che si traduce in una robusta attività di formazione, con un’attenzione ai profili più richiesti;
- per i casi più complessi, si andrà ad attivare il percorso di lavoro e inclusione, che fa leva sulla collaborazione con la rete dei servizi territoriali, educativi, sociali, sanitari, di conciliazione.
L'elemento fondamentale dei 4 percorsi è la personalizzazione dell’intervento al fine di delineare la soluzione più adatta in base alle esigenze dei singoli soggetti.
Il programma GOL dovrà essere finalizzato attraverso un decreto interministeriale, condiviso con le Regioni. In virtù del fatto che saranno proprio queste ultime a farsi carico dell’attuazione del progetto, con il supporto dell’Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro, si pensa che la misura possa partire entro la fine di settembre, previo incontro preliminare tra gli assessori regionali e faccia a faccia con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando.
Un decreto interministeriale servirà a finalizzare il programma Gol, che dovrà essere condiviso con le Regioni, che dovranno occuparsi della attuazione. Per fine mese, in programma un incontro tra gli assessori regionali, qualche giorno dopo, il 2 settembre, si farà il punto con il Ministro Orlando. Si punta a partire entro settembre.